Educazione ambientale nel Parco del Pollino

Vivere un’intera giornata in montagna, immersi nella natura, a 1535 metri di altezza: è questo l’obiettivo della nostra proposta di educazione ambientale sul Pollino, con l’escursione guidata da Piano Ruggio, ampia prateria di alta quota, ai pini loricati.

Descrizione dell’attività

L’escursione prevede l’attraversamento del Piano della Caballa, partendo da Colle del Dragone: il piano è attraversato da un piccolo ruscello. Ai piedi di un giovane pino loricato vi è la sorgente della Caballa.
In seguito, si attraversa l’ampio altopiano di Ruggio e si raggiunge la località Belvedere dove, oltre al panorama mozzafiato, si ha il possibilità di ammirare esemplari di pino loricato abbarbicati sui costoni rocciosi. Durante l’escursione si incontreranno boschi di faggio, praterie ricche di fioriture (soprattutto in primavera) e sorgenti d’acqua e ruscelli.

Si giunge poi presso le gole del fiume Jannace, ambiente suggestivo e particolare che, in primavera, regala emozioni uniche grazie allo scioglimento delle nevi, che crea impetuosi giochi di acqua tra le forre e il canyon. Il bellissimo sentiero, attrezzato con ponti e scale in legno, conduce in un ambiente dove massi giganteschi dalle forme bizzarre, altissimi abeti bianchi e vecchi faggi catturano l’attenzione anche dei più distratti.

In tempi remoti, questa zona era meta della gente del posto per approvvigionare legna e la traccia evidente del passato la si vede lungo la parte alta del sentiero, dove è ancora presente il vecchio cavo di una teleferica che serviva al trasporto dei tronchi giganteschi di Bosco Jannace verso la Valle del Frido.

Il sentiero conduce fino al Santuario della Madonna del Pollino, a 1500 metri di altezza, dove è possibile spiegare agli studenti alcuni concetti fondamentali di educazione ambientale, grazie alla rigogliosa vegetazione e all’importanza geologica dell’area.

Lasciato il Santuario, si va verso il Bosco Magnano, foresta di circa 1000 ettari, situata tra la Valle del Sinni e del Frido che si estende senza sosta per ambienti che danno origine a numerosi microclimi e, di conseguenza, ad una importante biodiversità. Quest’area è solcata dal torrente Peschiera e rappresenta il luogo ideale per svolgere lezioni di educazione ambientale a cielo aperto, grazie alla varietà di habitat che si incontrano lungo il sentiero che costeggia il torrente.

Bosco Magnano permette, inoltre, di ammirare numerosi tipi di albero: cerro, faggio, acero, ontano, carpino e varie piante del sottobosco. Possibile ammirare anche animali come la lontra (lutra lutra), il cervo, il cinghiale, il ghiro, la trota fario, lo scoiattolo meridionale, vari rapaci e soprattutto il picchio nero.

Indicatori di realizzazione

  • Coinvolgimento dei ragazzi;
  • Interazione con i docenti;
  • Promozione delle conoscenze relative all’educazione ambientale;
  • Comprensione dell’importanza della protezione della natura;
  • Promozione dell’educazione ambientale, sviluppando temi come l’eco-sostenibilità e la tutela degli ambienti naturali

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